Un giovane ragazzo del Mali potrà restare in Italia, non perché ha i requisiti per ottenere lo status da rifugiato ma perché si è integrato talmente bene che se dovesse essere rimpatriato si arrecherebbe un “danno sproporzionato alla sua vita privata”.
Lo dice una sentenza storica del tribunale di Venezia che, se applicata altrove, potrebbe cambiare il destino di moltissimi richiedenti asilo e ricorrenti, inclusi alcuni dei nostri amici di ALI.